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Immagine del redattoreDott.ssa Tiziana Nicolai

Pet-therapy


Con il termine Pet Therapy, che deriva dell’unione di due parole inglesi, pet (animale d’affezione) e therapy (cura), si fa riferimento alla strutturazione metodologica dell’uso di soggetti animali finalizzata al trattamento di specifiche patologie.


Essa è strutturata secondo differenti tipologie di intervento definite, nelle Linee Guida nazionali:

  • Animal-Assisted Activities (AAA), ovvero Attività Assistite con Animali,

  • Animal Assisted Therapies (AAT), cioè Terapie Assistite con Animali,

  • Animal-Assisted Education (AAE), vale a dire Educazione Assistita con Animali.

Gli animali impiegati negli Interventi Assistiti appartengono a specie domestiche in grado di instaurare relazioni sociali con l’uomo e nelle Linee Guida nazionali vengono citati cani, cavalli, asini, gatti e conigli.


Esistono molteplici ambiti in cui la Pet-therapy può essere applicata e svariate ricerche hanno messo in luce come queste attività riescano a produrre numerosi effetti benefici.


Partecipare ad attività con animali può:

  • ridurre il livello di depressione e di ansia in pazienti affetti da tumore;

  • diminuire l'agitazione in pazienti adulti ricoverati durante la fase post-operatoria;

  • produrre un incremento della percezione della qualità di vita in pazienti che effettuano chemioterapia e radioterapia;

  • indurre un miglioramento delle abilità sociali, dell'autostima, della concentrazione e nell'igiene personale e dell'empatia in bambini con diagnosi di Disturbo del Neurosviluppo;

  • ridurre i disturbi comportamentali e il livello di ansia di anziani istituzionalizzati, oltre a produrre un miglioramento nel tono dell'umore e della qualità di vita.


Dott.ssa Tiziana Nicolai


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