La disgrafia evolutiva è definita come un disturbo specifico dell’apprendimento caratterizzato dalla difficoltà a riprodurre segni alfabetici e numerici.
Raramente si trova come disturbo isolato: spesso, infatti, risulta associato a dislessia, discalculia o disortografia.
Questi bambini presentano un'eccessiva lentezza nello scrivere, che può portarli, ad esempio nei dettati, a concentrarsi più sul movimento che su quello che stanno scrivendo e sentendo, facendone così perdere il significato.
Nonostante si tratti di un disturbo eterogeneo, è possibile identificare alcune caratteristiche prevalenti:
il bambino disgrafico presenta una scrittura molto irregolare;
l’impugnatura del mezzo grafico è spesso scorretta scorretta;
la posizione del corpo non risulta adeguata ad un controllo ottimale dell’arto superiore;
l'altra mano spesso non è d'aiuto nel tenere il quaderno;
lo spazio del foglio viene utilizzato in modo disorganizzato, senza il rispetto del margini e delle righe;
la pressione sul foglio può essere troppo debole o troppo marcata;
la legatura delle lettere è inadeguata creando spesso un’unione dei grafemi, sovrapposizioni, aggiunte, omissioni, confusione tra lettere simili;
difficoltà a riprodurre figure geometriche;
il ritmo grafico è discontinuo, con movimenti eseguiti a scatti o in modo disarmonico.
Dott.ssa Tiziana Nicolai
Tel: 3714416530
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