Con questo termine si fa riferimento ad un insieme di condizioni accomunate da un deterioramento delle memoria e di altre funzioni cognitive (quali il ragionamento, il linguaggio, l'orientamento...) tali da compromettere lo svolgimento delle normali attività del soggetto.
Si possono distinguere due grandi categorie: vi sono quelle primarie, o degenerative, a cui appartengono la malattia di Alzheimer, la demenza fronto-temporale, quella a corpi di Lewy...
Vi sono poi quelle secondarie, in cui, a differenza delle precedenti, sono identificabili fattori causali ben precisi. Esse, infatti, sono generate da condizioni neurologiche, metaboliche, endocrine, infezioni del Sistema Nervoso Centrale, intossicazioni ed altre patologie, che si associano al normale processo di invecchiamento. Appartengono a questa categoria il Morbo di Parkinson, le demenze vascolari, la Corea di Huntington ecc.
Per giungere alla diagnosi di demenza, la prima tappa è quella di identificare se esiste una situazione chiaramente ascrivibile ad un quadro di demenza attraverso l’esecuzione di un’attenta anamnesi, mirata a identificare i tipi di disturbo cognitivo lamentato dal paziente e se questi sono tali da interferire con le attività quotidiane.
Successivamente si ricorre ad una valutazione neuropsicologica che permette, attraverso la somministrazione di strumenti e test appropriati, di raccogliere informazioni sulle abilità cognitive del soggetto e di identificare il tipo di deterioramento.
Comments